Terme e green pass: quando serve la certificazione verde
Dopo le chiusure a singhiozzo del 2020 e del 2021, l’anno che si è appena aperto vede una sorta di normalizzazione dell’attività termali e dei centri benessere italiani. La via della normalizzazione, tuttavia, passa attraverso alcuni step di gradualità necessari al monitoraggio della crisi pandemica e, di conseguenza, ai risvolti che essa comporta nei servizi offerti dalle terme, a cui non è possibile avere accesso senza green pass.
In parole semplici, più la morsa della pandemia da Covid-19 allenterà e più le terme e i centri benessere italiani potranno alleggerire le restrizioni che ancora oggi permangono. La speranza di tutti – in ambito termale ma ancor più sociale e sanitario – è che la variante Omicron, oggi prevalente in Italia così come nel resto del mondo, possa far “declassare” l’ondata pandemica portandola ad endemica, con il risultato che il Covid-19 si avvicini sempre più ad un fratello “scomodo” dell’influenza.
Ma, quindi, serve il green pass per entrare alle terme?
Tornando al focus iniziale, ossia le attuali normative legate alle terme italiane, va detto prima di tutto che attualmente è obbligatorio l’uso del green pass “rafforzato” dai 12 anni in su. Nella pratica, per entrare alle terme serve il green pass rilasciato solo in caso di vaccinazione da Covid-19 e/o in caso di guarigione. Dagli 11 anni in giù, invece, l’ingresso alle terme italiane è consentito anche senza essere in possesso del green pass. Nella sostanza, dunque, oggi non è più possibile accedere alle terme italiane con il solo tampone negativo (che sia esso rapido o molecolare), in quanto ciò darebbe solamente diritto all’acquisizione del green pass “semplice” e non di quello “rafforzato”.
Oltre al green pass: per le terme alcuni alleggerimenti sulle misure restrittive
La via della normalizzazione di cui si accennava in apertura, tuttavia, sta passando anche per l’allentamento di alcune restrizioni imposte dai protocolli sanitari all’inizio della pandemia da Covid-19, nel 2020, e che oggi vedono un alleggerimento. In particolare, si è passati dai 10 metri quadrati di distanza in acqua tra un fruitore all’altro agli attuali 7 metri quadrati, portando quindi ad un sensibile aumento della capienza delle piscine termali italiane. Permangono tuttavia i distanziamenti interpersonali negli spazi comuni (alle casse, negli spogliatoi, ai bar/ristoranti interni, tra i lettini, ecc) e la chiusura totale di tutti gli ambienti caldo-umidi delle aree wellness.
Ultimo aspetto, ma non meno importante, è quello legato all’utilizzo delle mascherine. Va detto, a tal riguardo, che non viene richiesto l’uso delle mascherine FFP2 ma sono sufficienti anche quelle chirurgiche. Dopodiché, queste vanno “indossate” dai 6 anni in su ed è richiesto l’utilizzo obbligatorio negli spazi comuni. In acqua e quando si sta nel proprio lettino, le mascherine possono essere tolte.
In conclusione, e per riassumere, l’ingresso alle terme e ai centri benessere è consentito solamente a chi è in possesso di un green pass “rafforzato”, e quindi di una certificazione verde da vaccinazione o guarigione. Il centro termale di Bibione Thermae adotta con particolare attenzione tutti i protocolli di sicurezza, dal controllo del green pass alle distanze di sicurezza. Clicca qui per conoscere tutte le regole anti Covid-19 seguite con cura e garantite dalla struttura, per la sicurezza di tutti gli ospiti.